Siamo una squadra di 47 Operatori Socio Sanitari, per lo più donne, dai 20 ai 60 anni.
Rappresentiamo più del 60% dei lavoratori di Casa Tassoni e siamo figure qualificate con competenze sia tecniche che relazionali: attraverso le nostre attività soddisfiamo i bisogni primari del residente.
Ognuno di noi ha delle conoscenze ed esperienze diverse, che condividiamo per creare metodi comuni per la gestione dell’anziano. Gli stessi vengono proposti in sede di gruppo operativo, nonché in Unità Operativa Interna a cui siamo invitati a partecipare assieme al resto dell’équipe per una valutazione multidisciplinare e individuare un Piano Assistenziale Individualizzato.
Al mattino arriviamo puntuali in struttura e a volte qualcuno deve fare lo sforzo di lasciare a casa le proprie preoccupazioni, armarsi di pazienza e sfoderare il suo più bel sorriso, perché la giornata per i nostri anziani deve cominciare nel migliore dei modi.
Noi siamo le persone con la divisa bordeaux e siamo le prime che allietano il risveglio dell’anziano con un bel “BUONGIORNO”: c’è chi ci aggiunge un canto, chi aprendo la finestra fa le previsioni del tempo per la giornata, chi asseconda il “risveglio naturale” lasciando prolungare il sonno a chi lo desidera.
Siamo le persone più a contatto con i nostri anziani e, grazie alla relazione che instauriamo con loro, favoriamo il loro benessere, l’autonomia e il ripristino dei ruoli sociali per evitare l’isolamento e l’emarginazione.
Azioni che sembrano banali, come l’igiene delle mani e del viso, diventano uno strumento per una valida riattivazione e recupero funzionale delle abilità residue, insieme al recupero di una quotidianità nuova per il nuovo arrivato.
Al mattino si inizia con l’igiene intima e la vestizione, prestando attenzione ai gusti personali e alle abitudini di ciascun anziano, per questo è importante riuscire a creare un clima sereno e di confidenza in cui la persona non senta violata nella propria riservatezza.
Il bagno “assistito” è garantito a tutti almeno ogni 10 giorni: non trascuriamo mai questo delicato momento, infatti vi è un’attenta preparazione dell’ambiente, in particolare per quelle persone che manifestano disagio. Garantiamo la rilevazione del peso corporeo, la cura del piede e dei capelli, seguendo le preferenze individuali.
Questi rappresentano dei momenti di condivisione reciproca in cui l’Ascolto diventa per noi Operatori un requisito fondamentale per la relazione di cura.
Spesso sentiamo infatti raccontare storie di vita ed esperienze di gioventù, anche in modo ripetitivo, ma le accogliamo sempre come se le ascoltassimo per la prima volta e ne facciamo tesoro arricchendo anche il nostro bagaglio personale.
Accompagniamo i nostri residenti in bagno per stimolare o recuperare la gestione dell’incontinenza, ma lo facciamo anche solo per soddisfare una richiesta, perché magari ci sono stati due minuti prima e non se lo ricordano…
Siamo d’aiuto nell’uso corretto degli ausili e spesso diventiamo la loro “protesi” durante l’alzata o la messa a letto, nel cambio postura (atto a ridurre la sindrome da immobilizzazione), e nelle operazioni di vita quotidiana.
Durante la deambulazione osserviamo con loro le piante e i fiori del giardino e ci lasciamo consigliare nella gestione; condividiamo con loro gioie, dolori, preoccupazioni, raccogliamo confidenze e riceviamo conforto.
Ci fermiamo ad asciugare una lacrima o a dare una carezza, consoliamo i momenti di malinconia condividendo un caffè o un cioccolatino.
Assistiamo le persone durante i pasti, cercando di assecondare i diversi gusti e approfittando del prezioso momento di condivisione per scambiarci ricette o chiedere consigli utili per dare l’importanza che il momento conviviale merita.
Forniamo supporto nell’alimentazione e, se la persona è impossibilitata o presenta grave disfagia, ci sostituiamo a lei nell’azione di somministrazione del cibo.
Nelle sale al piano terra conduciamo la giornata nel rispetto dei desideri, dei tempi e delle esigenze dei nostri residenti e coordinandoci con le colleghe del servizio educativo, del servizio riabilitativo e con i volontari.
Nei nuclei le giovani leve rallegrano e movimentano le ore con entusiasmo, facilitando l’inserimento e la socializzazione guidate dalle Operatrici più “vecchie” che trasmettono il loro sapere e la loro esperienza.
Mettiamo passione, amore, pazienza e il cuore in tutto quello che facciamo, in ogni momento del percorso di vita di ogni nostro anziano.
Supportiamo il familiare che ci affida il loro caro, comprendendo l’iniziale difficoltà: cerchiamo di meritare ogni giorno la sua fiducia e per questo ci impegniamo non solo nella gestione degli aspetti pratici di riordino e pulizia degli ambienti e delle stanze, ma ci aggiorniamo e progettiamo…
Sì, PROGETTIAMO per migliorare il servizio e migliorarci.
Ciascuno di noi è TUTOR di un anziano: il Tutor è l’OSS che interagisce in un rapporto privilegiato con il residente e rappresenta un punto di riferimento per il familiare.
Segue la fase di inserimento e ambientamento a Casa Tassoni e ne redige la scheda assistenziale, impegnandosi a condividere con gli altri colleghi le informazioni, anche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici.
Collabora nella stesura e nella compilazione delle schede di valutazione personali e nella progettazione individualizzata e ne è quindi referente, garantendone l’applicazione.
Si assicura che il residente sia provvisto di vestiario e materiale sufficiente e comunica alla famiglia eventuali necessità.