Nell’approccio alla persona con demenza e nella gestione dei comportamenti che denotano stress nella persona (es. agitazione, aggressività), le Linee Guida Scientifiche nazionali e internazionali consigliano come trattamento di prima scelta l’impiego delle strategie non farmacologiche.

Con questo termine si indica un ampio range di tecniche e approcci all’assistenza che privilegiano aspetti cognitivi, emotivi, ambientali e motori, rivolti alle persone con demenza.

I trattamenti farmacologici hanno finora infatti dimostrato un’efficacia solo parziale, talora nulla, nel controllo e risoluzione delle manifestazioni comportamentali di distress.

Sono invece più promettenti gli studi che evidenziano il ruolo protettivo di approcci alla persona volti a ridurre fonti di disturbo ed interferenza, agendo su aspetti ambientali e relazionali.

Strategie non farmacologiche
Strategie non farmacologiche

Secondo il modello centrato sulla persona di Tom Kitwood, possiamo considerare le manifestazioni cognitive e comportamentali in una persona con demenza non solo come esito della patologia neurologica degenerativa, ma anche come prodotto dell’interazione di diversi fattori, quali:

  • Lo stato di salute fisico
  • La personalità pre-esistente
  • La biografia, ed in particolare le abitudini e gli interessi della persona nel corso della sua vita
  • La qualità delle relazioni interpersonali

In tutte le strategie non farmacologiche l’accento è posto sulla qualità della relazione con la persona con demenza, sul rispetto della sua storia di vita e sul sostegno di quegli elementi che ne mantengono l’identità, fino alla fine della vita.

Un’attenzione particolare è rivolta alla famiglia, in un’ottica di sostegno e di alleanza nella cura.

Strategie non farmacologiche in Casa Tassoni

A Casa Tassoni abbiamo identificato due importanti approcci alla persona con demenza che sostengono e promuovono l’adozione di modalità non farmacologiche di assistenza.

Sono altresì utilizzate specifiche tecniche che si avvalgono di mediatori e oggetti transazionali (come la Doll Therapy) volti a sostenere l’integrazione socio-ambientale della persona con demenza (ad esempio le attività occupazionali).

Altre modalità non farmacologiche di assistenza alla persona con demenza adottate da Casa Tassoni sono: Modello GentleCare, Approccio Person Centred Care e la Stanza Snoezelen.